Riflesso di me stessa ma identificata
in questo oggetto umano, in questo corpo-mente.
IO SONO la Coscienza, niente mi ha creata
poiché sono il Divino, sono la Sorgente.


Nan Yar?
Tat Tvam Asi!

"IO SONO CIO' PER CUI SO CHE IO SONO"

Meditare con la Poesia

Soggetto e Oggetto della Meditazione Advaita: Leggi qui tutte le meditazioni pubblicate

Esercizi propedeutici ad una buona pratica di meditazione:

  • Siediti in una posizione comoda...

  • Preferibilmente in penombra e con un adeguato sottofondo musicale...

  • Sii certo che nessuno possa disturbarti per i prossimi 30 minuti...

  • Inizia a concentrarti sul tuo respiro… respira lentamente, in modo del tutto naturale…

  • Segui il percorso che l’aria compie entrando dalle tue narici, scendendo fin dentro i polmoni e poi facendo il percorso inverso, fino ad espirare dalla bocca...

  • Senza togliere l’attenzione dal ritmo del tuo respiro, inizia a rilassare il tuo corpo iniziando dai tuoi piedi e poi su su fino alla sommità della tua testa...

  • Stai provando una piacevole sensazione di rilassamento e di calore in tutto il tuo corpo…

  • Rimani qualche attimo in questo stato di pace, quindi rivolgi la tua mente...

LA TUA MENTE ??? 

Nooo! La tua mente no! Non è così che si medita! Per essere realmente in uno stato di meditazione, la mente non deve interferire, né tantomeno “concentrarsi” o “rivolgersi a…”
Chi o cosa, deve essere il soggetto della meditazione? “Chi è” che deve meditare?
Se la tua risposta è “io” allora ti suggerisco di leggere (o rileggere di nuovo e con maggiore attenzione) questa pagina del blog: “imparare a meditare con la Meditazione Advaita”

Si fa tanto parlare di “meditazione” come il toccasana per alleviare gli stress fisici e psicologici della "vita moderna" ma se non si vuole ridurre il concetto di meditazione ad un mero esercizio di rilassamento fisico e mentale, occorre darle la corretta connotazione: la meditazione è "la fonte di percezione, rinnovamento ed esplorazione interiore spirituale". Iniziamo dunque identificando chi sia il vero Soggetto che compie la meditazione...

Fino a quando la meditazione rimane esclusivamente mentale, si potrà cogliere solo un minimo beneficio dalla pratica meditativa. Precisiamo dunque fin d’ora che “la mente non è il soggetto che pratica la meditazione” e che “l'oggetto della nostra meditazione non è il nostro benessere psicofisico”

Fatta questa essenziale premessa, vediamo di fare maggiore chiarezza...magari con un banale esempio...

Ti trovi su una spiaggia, in una splendida giornata di sole e decidi di farti un bel bagno nelle calme e cristalline acque del mare. Ti tuffi ed inizi a nuotare serenamente e a crogiolarti nell'acqua per dieci minuti... poi per mezz'ora... poi per un'ora... poi per due ore...! Ecco che dopo due ore di immersione nell'acqua il tuo corpo comincia a sentire "un pochino freddo" e tu pensi dentro di te: "Che strana questa sensazione di freddo! Eppure oggi è una giornata caldissima e con il sole del mezzogiorno che cade a picco arroventando il litorale, per quale motivo inizio a sentire freddo?"

Per qualche strano motivo, non ti viene assolutamente in mente che il freddo che provi sia dovuto al fatto che sei immerso da due ore nell'acqua marina, che seppure non è gelida è sicuramente abbastanza fredda da iniziare, dopo due ore di immersione, a provocarti qualche fastidio.

Dunque, anziché uscire dall'acqua e distenderti al sole sulla spiaggia (come sarebbe logico fare), decidi di metterti nella posizione "del morto", galleggiando a pancia all'insù, convinto che agendo in questo modo il sole ti potrà finalmente riscaldare.

Ti sembrerebbe un comportamento normale? Presuppongo di no!

Bene, adesso provo a spiegarti la metafora...

Ti trovi finalmente a casa, dopo una dura giornata di lavoro durante la quale, come al solito, te ne sono capitate di tutti i colori. Purtroppo neppure le mura domestiche riescono a darti la serenità che cerchi perché, anche se hai appena terminato la tua giornata lavorativa, altre incombenze ed altri impegni sono lì ad attenderti dietro l'uscio di casa! Cerchi di non pensare a ciò che ancora devi fare prima di poter andare finalmente a letto ma la tua mente saltella in qua e in là senza darti tregua. Decidi dunque di provare a rilassarti facendo una di quelle pratiche di meditazione che hai letto su Internet...

  • Siediti in una posizione comoda...

  • Preferibilmente in penombra e con un adeguato sottofondo musicale...

  • Sii certo che nessuno possa disturbarti per i prossimi 30 minuti...

  • eccetera eccetera...

Sebbene tu sia riuscito a trarre qualche piccolo beneficio dalla pratica appena effettuata (almeno ti è passato un po' il mal di testa!), non appena ti alzi dalla poltrona nella quale ti eri sprofondato per meditare ecco che subito la mente ritorna a ronzare... "Ho finito il latte! Devo scendere a comprarlo" - "Accidenti quante cose mi aspettano domani al lavoro! Riuscirò a finire il mio progetto per tempo?" - "Stasera avevo promesso al mio amico che sarei uscito con lui. Avrei voglia di andarmene a letto ma lui è molto permaloso e se gli do buca mi tiene il muso per chissà quanto tempo! Non ho voglia di uscire stasera, eppure dovrò andare!"

Dove sono andati a finire i giovamenti che pensavi di essere riuscito ad ottenere durante quei pochi minuti di meditazione che ti eri concesso? Spariti nel nulla! E sai perché?

Perché la tua meditazione corrisponde esattamente al nuotatore che, preso dal freddo, anziché uscire dall'acqua e sdraiarsi al sole si è semplicemente messo a pancia in su, rimanendo in acqua, illudendosi che il calore del sole potesse riscaldarlo comunque! E meno male che in un primo momento avevi considerata assurda la mia metafora del mare! Tu stai facendo altrettanto, se non addirittura peggio, molto peggio!

Non ti viene in mente di uscire dall'acqua per eliminare la sensazione di freddo, così come non ti viene in mente di uscire dalla tua sfera mentale che ti attanaglia con mille pensieri, siano essi pensieri positivi (desiderio di tranquillità, serenità, salute mentale, gratificazione) o pensieri negativi (angoscia per il futuro, impegni assunti, delusioni eccetera...). Non ti viene in mente di "uscire dalla tua mente". Anzi, ti abbandoni a lei (come il nuotatore che si abbandona a pancia in su tra le fredde onde del mare) sperando di trovare il conforto che desideri (il calore del sole). Non è assurdo anche questo?

Meditando "con la mente" ( e non "sulla mente") ricevi solo una piccola parte del calore che cerchi e non appena una piccola onda ti sommerge la pancia ecco che il freddo ricompare, forse più pungente di prima.

Questo banale esempio dovrebbe farti riflettere sul fatto che "nessuno può riuscire a sollevarsi tirandosi per i lacci delle proprie scarpe", ovvero che non puoi utilizzare la tua mente per acquietare la mente stessa! Dunque, il soggetto che compie la tua meditazione non può e non deve essere assolutamente la mente, che invece deve starsene buona buona in disparte, a subire il "trattamento" non certo piacevole che le stai riservando, mettendola in un angolo, impedendogli di alzare la cresta così come è avvezza a fare durante tutta la giornata.

Ma allora - mi domandi - se non devo meditare con la mente con cosa dovrei meditare? Io sono identificato con la mia mente, ritengo che la mia mente sia "me stesso"... Non riesco a capire come potrei agire diversamente!

Perché non provare a disidentificarti? Perché non cercare di sfuggire a questo coinvolgimento condizionante che ti porta ad immedesimarti con la tua mente, con il tuo pensiero? Questo è esattamente ciò che fa l'uomo che, sentendo freddo, esce dalle acque del mare per accoccolarsi sulla calda sabbia!

Nella pagina del blog che ho già citato: “imparare a meditare con la Meditazione Advaita” e nell'articolo ad essa collegato ho tentato di dare una spiegazione il più possibile esauriente riguardo la "tua reale natura", Secondo la Scuola Advaita, infatti, tu non saresti assolutamente la mente, anche se da sempre vivi identificato con essa. Non ritengo opportuno ripetere ancora ciò che hai già la possibilità di leggere nelle altre pagine quindi mi limiterò a fornirti un elenco di meditazioni (uno al giorno ,come è mia abitudine), con i rispettivi link agli aforismi che le rappresentano, cosicché tu possa farti anche un'idea di quali potrebbero essere gli "oggetti" sui quali sarebbe opportuno meditare, separando opportunamente "Te Stesso" dalla tua mente, dal tuo ego, dalla tua personalità.

Modificando l'oggetto della tua meditazione e, soprattutto, lasciando che a meditare sia un soggetto "diverso" dalla tua mente, anziché rimanere infreddolito nell'acqua potrai gustarti il tepore della sabbia riscaldata dal Sole.

  1. Meditare sul susseguirsi degli avvenimenti piacevoli e spiacevoli della vita che caratterizzano l'esistenza umana 

  2. Meditare sul senso della vita che conduce alla riscoperta della propria energia interiore, alla pace, alla serenità e ad un corretto stile di vita.

  3. Meditare sulle molteplici manifestazioni della vita, i cui avvenimenti non sempre soddisfano i nostri desideri egoici rendendoci insoddisfatti.

  4. Meditare per cogliere gli insegnamenti più profondi che la vita ci propone, siano essi derivanti da avvenimenti che riteniamo positivi o negativi.

  5. Meditare su ciò che l'uomo ritiene essere simbolo di saggezza e di evoluzione spirituale, cercando di acquisirla all'esterno di se stesso.

  6. Meditare sull'importanza di prestare orecchio alla voce interiore dell'intuizione, che trascende le percezioni razionali dei nostri organi sensoriali.

  7. Meditare sulla realtà illusoria del libero arbitrio e sulle infinite possibilità di scelta che la vita sembra continuamente proporre all'uomo.

  8. Meditare sulla personale identità schiava dell'orgoglio e colma di ambizioni terrene e materiali che nascondono all'uomo la sua vera natura.

  9. Meditare sulla naturale inclinazione della mente umana a voler esprimere giudizi e pareri, spesso biasimevoli, basandosi spesso su supposizioni errate

  10. Meditare sul modo in cui l'uomo è incline ad intendere la meditazione, ovvero un semplice (per quanto complesso) esercizio mentale anziché spirituale

  11. Meditare su quanto la mente possa essere indotta a compiere errate valutazioni a causa dei suoi retaggi culturali e condizionamenti psicologici

  12. Meditare sulla necessità di "staccare la spina" rivolgendo l'attenzione mentale al momento presente, riducendo l'influsso di ricordi e aspettative

  13. Meditare sull'interpretazione errata che la mente dà di noi stessi in quanto priva di mezzi atti a percepire e comprendere la vera realtà delle cose

  14. Meditare sulle sensazioni percepite e sulle reazioni psicologiche riscontrate a seguito sia di un successo che a seguito di una delusione

  15. Meditare sull'identificazione corpo-mente che impedisce durante la pratica di lasciare la Coscienza libera di operare, svincolata dal pensiero "io"

  16. Meditare sul coinvolgimento dell'ego agli episodi negativi della vita, reagendo positivamente con azioni costruttive grazie alla fiducia interiore.

  17. Meditare sulla fragilità dell'equilibrio interiore davanti alle difficoltà esistenziali, laddove non venga supportato da una Coscienza risvegliata.

  18. Meditare sull'abitudine mentale di volgere lo sguardo indietro, recriminando sugli avvenimenti del passato, fonte di dolorosa sofferenza mentale.

  19. Meditare sui rimpianti delle azioni non compiute ed occasioni passate andate perse, ai quali occorre reagire rinnovando continuamente il pensiero.

  20. Meditare sul profondo significato dell'Amore, inteso come Amore Assoluto inestinguibile e non amore relativo, la cui perdita è esclusivamente mentale

  21. Meditare sul gioco dell'esistenza umana, che concede o preclude felicità e successo influenzando lo stato d'animo ed inondandolo di gioie o delusioni.

  22. Meditare sulla perfezione della Vita, trascendendo le false convinzioni, le  aspettative egoiche ed i desideri materiali che turbano la psiche umana.

  23. Meditare sull'identificazione con il proprio ego e personalità quale presunto soggetto determinante nelle scelte che sembrano compiute nella vita.

  24. Meditare sulla necessità di ascoltare la  Voce Interiore, l'intuizione spontanea della Coscienza, carpendo le Verità esistenziali a lungo ignorate.

  25. Meditare sulla  presunzione dell'ego che ritiene di essere depositario della verità e del controllo del destino oltre che agente delle azioni compiute

  26. Meditare sul coinvolgimento egoico e sulla falsa personalità che induce continui sbalzi di umore in conseguenza degli avvenimenti vissuti dall'uomo.

  27. Meditare sulla dipendenza mentale dai giudizi altrui che impedisce una corretta introspezione che conduca a certezze interiori indotte dalla Coscienza

  28. Meditare su fatti e avvenimenti ai quali la mente e l'ego non possono opporre alcuna forza di volontà in quanto ciò che accade è già predestinato 

  29. Meditare sul concetto di amicizia così come è interpretato in senso materiale dall'ego e come invece la Coscienza lo interpreta emozionalmente

  30. Meditare sull'inutilità dello sforzo mentale per raggiungere un obiettivo in quanto la sostanza illusoria della vita richiede che  ci sia il risveglio

  31. Meditare sulla volubilità del pensiero e dei desideri umani. La mente cerca  suggerimenti che non avrà mai in quanto vive nello squilibrio 

  32. Meditare sull'inutilità di cercare ciò che siamo in quanto si pone attenzione alla mente anziché porla in quiete concentrandosi sulla Luce Interiore

  33. Meditare su come l'essere umano non pensi mai che un giorno dovrà morire e privilegi il dissapore mentale ad una Cosciente Consapevolezza Interiore

  34. Meditare su come ogni pensiero negativo derivante da insoddisfazione possa essere sradicato semplicemente ponendo la mente al servizio della Coscienza

  35. Meditare sulla condizione egoica che induce il senso di solitudine e di malessere interiore se non si ha consapevolezza dell'unione con il Tutto

  36. Meditare sull'inquietudine mentale  padroneggiata dall'ego e su quanto l'introspezione meditativa affidata alla Coscienza possa acquietare il turbine 

  37. Meditare sulla vacuità della vita e sui turbamenti psicologici che assalgono l'uomo quando il suo pensiero si volge verso la sua destinazione finale

  38. Meditare sulla comunicazione che può avvenire tra mente e Coscienza quando la mente si acquieta diventando ricettiva agli insegnamenti interiori

  39. Meditare su ciò che accade intorno a noi nel  mondo fenomenico mentre la mente è assopita nel sonno, laddove la Coscienza è vigile e non dorme mai

  40. Meditare sul pessimismo che invade chi non riesce a soddisfare i desideri che nascono dall'ego, senza saper cogliere l'opportunità di cambiamento.

  41. Meditare sui doni naturali che alcune persone hanno, considerandoli non doti sovrumane ma accadimenti che rafforzano orgoglio, ego e desideri.

  42. Meditare sull'apatia che riduce la spinta emozionale e rende tutto grigio, ricercando il vero autore delle proprie azioni ed accettando  la vita com'è

  43. Meditare sullo sforzo egoico che ostacola l'evoluzione interiore della Coscienza con l'inseguimento del desiderio e dell'azione volitiva illusoria.

  44. Meditare sull'ego che si pone sempre nuovi obiettivi senza riuscire ad apprezzare se non per poco tempo la soddisfazione per i traguardi raggiunti

  45. Meditare sulla nostra esistenza effimera nella quale immaginiamo di essere "qualcuno" quando in realtà fenomenicamente siamo "nessuno" cioè il Tutto.

  46. Meditare sul concetto spazio-tempo e su come questo, per quanto appaia statico e immutabile, e soggetto alla legge di Relatività di Einstein

  47. Meditare sugli opposti interdipendenti  e correlati che sono indispensabili alla manifestazione fenomenica che poggia le sue fondamenta nella dualità.

  48. Meditare sulle insicurezze che dominano l'esistenza fenomenica umana ed il bisogno di trovare un porto sicuro grazie alla guida interiore intuitiva.

  49. Meditare sull'armonia nascosta negli opposti interdipendenti, indispensabili per la manifestazione fenomenica apparente che necessita della dualità

  50. Meditare sul consapevole distacco dalle vicende umane fisiche e sentimentali che induce serenità e benessere nel limitarsi a testimoniare l'accaduto

  51. Meditare sulla necessità di abbandonarsi e lasciarsi fiduciosamente guidare dalla Voce Interiore della Coscienza anziché rimanere schiavo dell'ego

  52. Meditare sulla falsa ricerca della perfezione alimentata dall'ego e sulla necessità di scendere nella profondità di noi stessi per rimuovere l'illusione

  53. Meditare sulle incrostazioni mentali derivanti dall'azione dell'ego individuale che offuscano la Luce della Coscienza e soffocano la  vera Intuizione.

  54. Meditare sulla necessità di risvegliare il Testimone dormiente, senza il quale ogni ricerca è vanificata dal rafforzamento dell'ego e della personalità.

  55. Meditare sulle nostre azioni e sull'orgoglio che alimentano il falso ego individuale nutrendolo di desideri e aspettative che non danno soddisfazione

  56. Meditare rimanendo imperturbabile agli avvenimenti della vita e segui la natura delle cose giungendo a comprendere con l'intuizione le Verità della vita

  57. Meditare sull'inutilità della ricerca dell'ottenimento di qualunque gratificazione dell'ego in quanto l'essere umano non è mai l'artefice delle azioni

  58. Meditare sulla realtà della Coscienza Universale e sull'inganno del concetto d tempo, che scorre all'interno della Coscienza pur apparendo reale.

  59. Meditare sull'ego che percepisce solo un mondo di forme, rifiutando le Verità infuse dalla Coscienza preferendo proseguire nel sonno della personalità

  60. Meditare sull'illusorietà dell'esistenza umana nello spazio-tempo concettuale, risvegliando in noi il dono dell'Intuizione che conduce alla Verità. 

  61. Come meditare sugli errori commessi in passato, che altro non sono se non esperienze necessarie alla Coscienza per tramite dell'organismo corpo-mente.

  62. Meditare sull'illusione di poter raggiungere il "Risveglio" da parte della personalità umana in quanto l'ego è il primo ostacolo all'Illuminazione.

  63. Meditare su nascita, vita e morte dell'essere umano in rapporto all'illusione del tempo nel quale la personalità sembra evolvere fino a disgregarsi.

  64. Meditazione sull'illusione del passato e sul tempo futuro che verrà, laddove solo l'istante Presente Qui e Ora rappresenta la sola Realtà manifesta.

  65. Meditazione sull'attimo presente, unico istante Reale che accompagna l'essere umano lungo il cammino della Conoscenza, trasformando l'oscurità in Luce

  66. Meditazione sulla Luce Interiore che non appena è risvegliata abbaglia la vista ed i sensi del discepolo, mostrandogli la vera ragione delle cose.

  67. Meditare sulla ricerca interiore attraverso l'intuizione che conduce alla comprensione che l'origine della manifestazione fenomenica è il Seme Divino 

  68. Meditazione sulla necessità umana di trovare una risposta a tutto, laddove le risposte sono già insite nella manifestazione fenomenica divina.

  69. Meditare sugli opposti correlati interdipendenti odio-amore che sono aspetti duali della manifestazione dell'Essenza nel mondo fenomenico esteriore.

  70. Meditare sulla ricerca di pratiche di meditazione che conducano ad esperienze sensazionali che non conducono alla Saggezza ma rafforzano l'ego-persona

  71. Meditare sulla ricerca di sensazionalismo che spinge l'ambizione umana a soddisfare le proprie necessità egoiche con azioni e comportamenti eclatanti.

  72. Meditazione sul concetto di amicizia così come viene diversamente interpretato dall'ego possessivo e dalla Coscienza che invece vede il Tutto come UNO

  73. Meditare sulla sublimazione interiore del ricordo e delle percezioni positive e negative ricevute durante l'esistenza fenomenica nelle sembianze umane

  74. Meditare sulla ricerca della felicità intesa come egoico appagamento materiale e non come consapevole dissolvimento nel Tutto dell'apparente individuo

  75. Meditare sul concetto di reincarnazione elaborato dall'ego per dare un senso ad un'esistenza apparsa dal nulla e destinata a scomparire nel nulla.

  76. Meditare sul comportamento asettico e talvolta apparentemente cinico al quale può sembrare atteggiarsi il Saggio, che ha compreso di essere il Tutto

  77. Meditare sulla convinzione umana di essere l'artefice del proprio destino e di saper condizionare gli avvenimenti futuri che dovranno manifestarsi.

  78. Meditare sull'identificazione con gli avvenimenti della vita, così coinvolgenti nell'immediato e così sbiaditi nel ricordo in un momento futuro.

  79. Meditare su ciò che realmente nasce e, conseguentemente, su ciò che realmente muore. L'identificazione con il corpo-mente è solo fonte di sofferenza.

  80. Meditare su quanto un distacco, Cosciente e Consapevole, dai fatti della vita possa agire positivamente su equilibrio psichico e condizionamenti.

  81. Meditare sulla differenza tra "amore mentale", egoista e possessivo, e "Puro Amore", incondizionato, incondizionabile, scevro da legami materiali

  82. Meditare sull'inevitabilità degli accadimenti, indipendentemente dall'azione volitiva umana che si illude di essere riuscita a modificare gli eventi.

  83. Meditare sul concetto illusorio di "tempo" che con il suo apparente scorrere crea l'immagine esistenzale e genera in sé il mondo fenomenico esteriore.

  84. Meditare sull'importanza di sviluppare la percezione interiore che, potenziando l'intuizione, accresce le potenzialità umane aprendo alla Verità.

  85. Meditare su fatti che vengono attribuiti a sfortuna o a fato avverso solo in virtù del fatto che non ottemperano alla soddisfazione dei desideri umani

  86. Meditare sulle superstizioni umane che altro non sono se non alibi per mascherare l'impossibilità umana di essere agenti volitivi della propria vita.

  87. Meditare sul bisogno egoico di raggiungere in fretta sempre nuovi obiettivi, trascurando l'infinità del momento presente di una vita che non è eterna.

  88. Meditare sull'abitudine egoica di riferirsi costantemente al passato. Da questo errato atteggiamento derivano molte sofferenze e insoddisfazioni umane

  89. Meditazione sulla ricerca del proprio Maestro. In realtà e il "Sé Stesso" e può manifestarsi solo in stato di profonda testimonianza introspettiva.

  90. Meditare sulla dannosità dello sforzo mentale per acquisire conoscenza. L'ego tende a concettualizzare e strumentalizzare gli insegnamenti ricevuti.

  91. Meditare sul desiderio di conoscenza della mente e sulla sua reale natura di strumento al servizio della Coscienza, all'interno della quale è il Tutto

  92. Meditare sull'illusione umana di compiere azioni volitive che creano Karma di causa-effetto ed implicano il concetto di responsabilità dell'azione.

  93. Meditare sulla Coscienza Impersonale che in Sé manifesta l'apparente mondo fenomenico duale, creando l'allucinazione della vita come in stato ipnotico

  94. Meditare sull'illusione di Maya che crea la visione onirica dell'esistenza. L'uomo non potrà mai raggiungere il Divino essendo egli stesso "Quello".

  95. Meditare su questo passaggio fondamentale della Bhagavad Gita: tutto è già accaduto e l'uomo è inconsapevole interprete di una esistenza già accaduta.

  96. Meditare sull'illusione dello scorrere del tempo. Passato, presente e futuro appaiono essere momenti distinti ma in realtà sono un unico Qui e Ora.

  97. Meditare sul reale rapporto Soggetto - oggetto che intercorre tra il Divino Manifesto e l'uomo che pare agire, senza abbandonarsi alla Volontà Divina

  98. Meditare sull'erronea identificazione egoica con il soggetto che compie le azioni, condizionando i destini dell'essere umano che in realtà è oggetto.

  99. Meditare sul Reale Soggetto Divino che compie l'azione di osservare ed agire nel mondo fenomenico manifesto utilizzando l'uomo quale strumento terreno

  100. Meditare sulla nostra impossibilità di condizionare i nostri destini in quanto, relativamente, siamo solo oggetti. Assolutamente, siamo Realtà Divina.

  101. Meditare sulla reale provenienza divina di dubbi e certezze che caratterizzano la vita umana. Profonda convinzione e credo sorgono dalla Coscienza.

  102. Meditare sul coinvoglimento dell'ego che, identificandosi come soggetto-agente, desidera che gli avvenimenti accadano seguendo i propri umani desideri

  103. Meditare su quanto l'essere umano sia convinto di poter effettivamente interagire sui fatti della vita, condizionandoli secondo volontà e desiderio.

  104. Meditare sulla necessità di vedere l'esistenza fenomenica esteriore come un Tutto nel quale nulla è disgiunto e nulla è modificabile dall'azione umana

  105. Meditare sulla convinzione che il raggiungimento degli obiettivi sia un soggettivo merito dell'azione umana e non il compiersi della Volontà Divina.

  106. Meditare sull'impossibilità che l'uomo mentale possa raggiungere un qualsivoglia traguardo interiore, a meno che non comprenda la sua natura effimera.

  107. Meditare sulla Potenzialità Divina Assoluta che si esprime nella dualità illusoria del mondo fenomenico manifesto e che l'uomo percepisce come realtà.

  108. Meditare sullo sforzo compiuto dal'ego per raggiungere obiettivi materiali ed alla beatitudine che invece deriva dall'abbandonarsi alla Consapevolezza

  109. Meditare sui giudizi espressi verso gli altri esseri in rapporto alla forma illusoria che sembriamo possedere e che ci abbandonerà alla morte.

  110. Meditare sull'illusione della vita e della morte nel sogno della Coscienza Universale che ha generato il concetto spazio-tempo in cui il mondo appare.

  111. Meditare su quanto i nostri sforzi e le nostre speranze vengano spesso disattese dalla predestinazione di un destino-film già scritto e già accaduto.

  112. Meditare sull'ego che ritiene irrisolvibili i problemi della vita, la cui risoluzione deve essere affidata all'intuizione sviluppata dalla Coscienza.

  113. Meditazione sull'invecchiamento, sulla paura di morire, sul tempo che passa inesorabilmente, con la consapevolezza che la morte è un fatto inevitabile

  114. Meditare su quanto la meditazione solo con la mente sia inutile e non rechi giovamento al risveglio della consapevolezza della coscienza dormiente

  115. Meditare sull'identificazione con il corpo-mente e sul coinvolgimento dell'organismo psicosomatico con gli avvenimenti della vita che creano disagio

  116. Meditare sull'illusione dell'identificarsi con orgoglio e perfezione dell'organismo corpo-mente che è solo un concetto concepito dalla Coscienza

  117. Meditare sulla convinzione umana di avere capacità volitiva nel prendere decisioni laddove il concetto causa-effetto è illusorio perché sogno Divino

  118. Meditare sulla dispersione di energie atte a modificare il flusso degli eventi, nella Consapevolezza che porta ad un fiducioso abbandonarsi al destino

  119. Meditare sull'impossibilità di comprendere il Disegno Divino e tuttavia continuare serenamente a vivere con impegno consapevole la propria esistenza

  120. Meditare sulla divina programmazione dell'organismo corpo-mente cui è assegnato dalla Coscienza Impersonale un ruolo da compiere e destino da seguire

  121. Meditare sull'impermanenza dell'ego-personalità individuale che è entità fittizia e illusoria che alla morte della forma fisica non può rinascere.

  122. Meditare sulla causa dell'infelicità umana che deriva dal coinvolgimento dell'ego con gli eventi esterni non corrispondenti alle proprie aspettative

  123. Meditare sull'illusione umana di essere un organismo psicofisico senziente con capacità volitiva quando è solo un oggetto-strumento della Coscienza

  124. Meditare sulla nuova realtà scientifica introdotta dalla meccanica quantistica, con particolare riferimento al paradosso del "gatto di Schrödinger"

  125. Meditare sulla difficoltà a definire illusorio anche "colui che" è consapevole dell'illusione del creato poiché è inconcepibile l'idea di non esistere

  126. Meditare sulla necessità di badare ai fatti quotidiani sebbene coscienti dell'illusione della manifestazione. Il Gioco Divino, Lila, richiede presenza

  127. Meditare sul rapporto uomo-dio e sull'illusoria separazione dal Divino, che è il Tutto ed il solo Soggetto e non può che essere anche l'uomo stesso

  128. Meditare sulla necessità di prendere le debite distanze dagli avvenimenti della vita e dall'inevitabile coinvolgimento che essi comportano per l'uomo

  129. Meditare sulla Realtà Suprema e indivisibile che è null'altro che la "Potenzialità" infinita dalla quale scaturisce la manifestazione fenomenica duale

  130. Meditare sugli stimoli illusori trasmessi alla mente dai cinque sensi e sulla necessità di aprire il senso interiore che conduce alla vera visione

  131. Meditare su quanto l'organismo corpo-mente sia vulnerabile ai condizionamenti dettati da avvenimenti fenomenici esterni inevitabilmente coinvolgenti

  132. Meditare su quanto le influenze esterne illusorie, se ritenute facente parte del reale, modifichino positivamente o negativamente il pensiero umano

  133. Meditare su quanto sia inutile meditare utilizzando la sola mente umana in quanto la meditazione è esclusivo appannaggio della Coscienza Personale

  134. Meditare sulla necessità degli opposti interdipendenti nella manifestazione duale e sulla rinuncia che occorre fare per eliminare entrambi dalla vita.

  135. Meditare sull'ignoranza che appare sgominata dalla conoscenza e tuttavia entrambe sono illusioni. Il saggio sa che deve assolutamente abbandonarle

  136. Meditare sulla falsa illusione di un mondo reale che distrae e avvince l'uomo impedendogli di coltivare e sprigionare la propria fantasia intuitiva.

  137. Meditare sul moto caotico di pensieri che attanaglia la mente umana, desiderosa di confermare le sue supposizioni create da idee o sensazioni ricevute

  138. Meditare sulla ricerca del falso se stesso indagando sulla radice ed origine del proprio essere uomo, che scompare una volta giunti alla sua sorgente

  139. Meditare sull'identificazione con il falso sé costituito dal corpo-mente al quale viene data massima attenzione a discapito del Vero Sé che ognuno è.

  140. Meditare sul destino dell'esistenza fenomenica manifesta che condurrà inevitabilmente alla morte senza domandarsi e comprendere chi realmente è l'Uomo

  141. Meditare sull'insorgere dei desideri e su quanto l'ambizione dell'ego che vuole soddisfarli ad ogni costo ci precluda di gustare la vita con serenità

  142. Meditare sull'indispensabile distaccarsi dai fatti terreni, così apparentemente reali e così realmente apparenti, per vivere indifferenti al sogno.

  143. Meditare sull'accettazione del ruolo di commediante nella vita che la Coscienza impone all'organismo corpo-mente in base ad un copione che scritto.

  144. Meditare sul coinvolgimento dell'organismo corpo-mente nelle vicissitudini quotidiane della vita e sull'accettazione consapevole della manifestazone

  145. Meditare sul pensare negativo derivante dal comportamento altrui e su quanto questi pensieri possano innescare in noi emozioni fortemente negative

  146. Meditare sulle opportunità che sorgono quando si entra in contatto con esseri che si dimostreranno di estrema importanza per la nostra evoluzione

  147. Meditare sulle infinite vie che imbocchiamo durante il nostro cammino di uomini e se l'aver scelto una strada anziché l'altra influenzi il destino

  148. Meditare su quante volte abbiamo giudicato gli avvenimenti che la vita ci propina, ritenendoli ingiusti quando non confacenti alle nostre aspettative

  149. Meditare sul nostro attaccamento al ricordo di ciò che di piacevole la vita ci ha prima donato e poi tolto ed al rammarico e rimpianto che ne consegue

  150. Meditazione sulle motivazioni non dipendenti da volizione propria che spingono un essere umano ad avvicinarsi alla ricerca spirituale del Divino in Sé

  151. Meditazione sul reale significato di Illuminazione e Risveglio, termini che vengono erroneamente attribuiti all'illusorio organismo corpo-mente

  152. Meditare sulla natura illusoria dell'individualità umana che viene pienamente compresa e serenamente accettata allorché mente ed ego si arrendono

  153. Meditazione sulla percezione dei sintomi che indicano l'avvicinarsi del compimento del Disegno Divino che può condurre alla soglia della realizzazione

  154. Meditazione sul profondo malcontento che assale il ricercatore della Verità allorquando comprende che il suo vivere materiale non può renderlo felice

  155. Meditare sul percepire intuitivamente che la capacità di volizione che sembra esistere nell'uomo è illusoria, così come illusorio è il proprio ego.

  156. Meditare sulla impossibilità di inibire la nostra capacità di compiere azioni e di ritenersene gli autori operanti grazie al nostro libero arbitrio

  157. Meditazione sull'apparenza della trasformazione che dà vita e movimento al mondo fenomenico duale, laddove l'unica Sorgente è l'Infinita Potenzialità

  158. Meditare sulla Realtà Divina quale unico agente e spettatore del concetto di manifestazione fenomenica illusoria che rende tutto apparentemente reale

  159. Meditare sull'affermazione impersonale IO SONO attribuibile al Divino allorché giunge in manifestazione attraverso la Coscienza Universale che emana.

  160. Meditare sulle discordanze tra ciò che è il desiderato egoico e ciò che è l'avvenimento manifesto, confacentesi o meno con i nostri umani desideri

  161. Meditare sull'impazienza egoica che spinge l'individuo a precorrere sempre i tempi per conoscere in anticipo quale sarà il risultato delle sue azioni

  162. Meditare sulla destinazione ultima di ogni organismo corpo-mente, dopo che avrà svolto la parte a lui assegnata dalla Volontà Divina che lo ha creato

  163. Meditare sulla insicurezza che permea la nostra esistenza e sulle incertezze che determinano la nostra indecisione nel compiere le scelte nella vita

  164. Meditare su come la nostra esistenza possa essere influenzata da eventi casuali, come anche una giornata viene influenzata dalle condizioni del tempo

  165. Meditare su gioie e sofferenze della mente quando il pensiero si proietta verso avvenimenti, azioni e speranze che l'ego assorbe e gestisce come reali

  166. Meditare su come l'essere umano sia condizionato a considerare la propria esistenza in modo meccanico senza mai approfondirne le reali motivazioni.

  167. Meditare sulle sfide affrontate nella vita che possono risolversi in vittoria o sconfitta indipendentemente dalla pseudo volontà individuale dell'uomo

  168. Meditare su come nel mondo fenomenico manifesto caratterizzato dal concetto della dualità appaia l'agire ma non esiste soggetto che compie l'azione

  169. Meditare sull'inutile sforzo dell'ego umano volto a raggiungere l'Illuminazione laddove la ricerca spirituale è per esclusiva volontà della Sorgente

  170. Meditare su quanti pochi ricercatori della Verità esistano nel genere umano e tra questi il numero esiguo di quelli che raggiungono l'illuminazione

  171. Meditare sulla falsa identificazione della Coscienza con l'organismo corpo-mente che la induce a condurre una esistenza individuale nell'io illusorio

  172. Meditare su come l'organismo corpo-mente sia così identificato nel suo ego da non comprendere che qualunque sua azione è determinata dalla Sorgente.

  173. Meditare sulla convinzione dell'essere umano di essere colui che è in grado di gestire la propria esistenza terrena a causa del condizionamento egoico

  174. Meditare sul concetto di realtà così come interpretato dall'ego che ritiene di essere l'unico depositario della verità delle cose osservate e vissute

  175. Meditare sul senso materialistico della vita così come viene percepito dall'ego umano alla costante ricerca del soddisfacimento dei propri desideri

  176. Meditare su quanto l'ego umano sia suscettibile di essere adulato in quanto è per sua natura presuntuoso, vanitoso, orgoglioso della sua personalità

  177. Meditare sulla falsa convinzione che sia possibile ottenere il Risveglio grazie allo sforzo individuale laddove tutto avviene solo per Volontà Divina.

  178. Meditare sulla differenza tra lo sforzo nell'apprendimento intellettuale e la conoscenza spontanea intuitiva che opera celata a livello inconsapevole.

  179. Meditare sulla Sorgente dalla quale appare scaturire la manifestazione fenomenica duale al cui interno sembrano esistere ed agire gli ego umani.

  180. Meditare sul perché esistano così tante scuole di pensiero che insegnano le più svariate discipline spirituali volte a fare ottenere l'illuminazione

  181. Meditare sulla dissoluzione del duale nel non duale, dell'oggetto nell'unico Soggetto: la Sorgente che riassorbe in Se Stessa il proprio riflesso.

  182. Meditazione sulla continua apparente creazione e dissoluzione delle forme che concorre a far sì che compaia la manifestazione fenomenica conosciuta.

  183. Meditazione sull'apparente libero arbitrio e sulla volizione dell'io che si reputa esterno al sogno della creazione Divina ritenendosi il soggetto

  184. Meditare su come l'ego sia programmato per interpretare come "reale" la manifestazione duale sebbene il mistero coinvolga sia l'uomo che la Sorgente

  185. Meditare su quanto sia immediato realizzare la Realtà delle cose non identificandosi con l'organismo corpo-mente che crede alla vita temendo la morte

  186. Meditare sulla Sorgente che al di fuori dello spazio-tempo non è consapevole di Se Stessa e non può percepirsi se non si specchia nel fenomenico duale

  187. Meditare sul significato del Natale per l'uomo "moderno" e come oggi appaia stravolto dalla situazione contingente che ne impedisce la "celebrazione"

  188. Meditare sulla superficialità con la quale l'organismo corpo-mente celebra la festività del Natale secondo la tradizione che è condizionato a seguire

  189. Meditare sull'illusione che crea differenza tra un Maestro e un comune essere umano laddove entrambe sono figure illusorie programmate dalla Sorgente

  190. Meditare sull'illusione del concetto spazio-tempo che sembra proporre il continuo susseguirsi di avvenimenti quando in realtà tutto è già accaduto

  191. Meditare sul ricercatore concettuale e sulla sua ricerca concettuale che appare avvenire nella manifestazione fenomenica creata nello spazio-tempo

  192. Meditare sugli insegnamenti proposti da molte scuole di meditazione che ritengono che l'ego umano debba essere ucciso con impegno, sforzo, sacrificio.

  193. Meditare sull'illusorio libero arbitrio dell'organismo corpo-mente che in realtà è l'azione che appare dalla Volontà Divina nel mondo fenomenico duale

  194. Meditare sugli eventi sacri e mondani nei quali l'uomo è incline a farsi coinvolgere seguendo la programmazione psicosomatica impartita dalla Sorgente

  195. Meditare sul conformismo dettato dalle consuetudini che condiziona emotivamente l'organismo-uomo in cerca di distrazione per evitare l'introspezione

  196. Meditare sulla visione che l'uomo ha del Divino, concependolo come una figura antropomorfa che esiste all'esterno della creazione e osserva l'uomo

  197. Meditare sul nonsenso della vita e di come invece la mente egoica tenti continuamente di attribuirgli un significato che preservi la sua individualità