Riflesso di me stessa ma identificata
in questo oggetto umano, in questo corpo-mente.
IO SONO la Coscienza, niente mi ha creata
poiché sono il Divino, sono la Sorgente.


Nan Yar?
Tat Tvam Asi!

"IO SONO CIO' PER CUI SO CHE IO SONO"

Meditare con la Poesia

Poesie

Meditazione

Ci sono ego che non sanno stare

senza mostrarsi, senza dispensare

consigli a destra e a manca per tentare

di dar sollievo agli altri, di aiutare.


Ci sono le coscienze risvegliate

che sanno di non essere mai nate,

né di essere mai state separate

dal Tutto, che nel sogno le ha create.


Cosa potremmo dunque consigliare

a chi vuole imparare a meditare

ma dal suo "io" non vuole divorziare

perché ha paura di lasciarsi andare?


Solo un consiglio: siete, dunque siate!

Ma siate ciò che non vi immaginate.

Se il vostro senso umano abbandonate,

sarete di voi stessi il vostro vate.


Non c'è nessun bersaglio da centrare

e nessun torto da recriminare.

Non c'è nessuno: c'è solo l'amare

questa esistenza che non c'è, ma appare!


Luna

Vidi Luna sul mare del Salento

specchiarsi nel suo pallido chiarore.

Allor che da Levante si alzò il vento,

la volle sua in un fremito d'amore.


Amare "Adesso"


Parole e sensazioni sublimate in versi

danzando prendon vita sopra la tastiera.

Ci siamo ritrovati e mai ci siamo persi

nel sole del mattino o l’ombra della sera.

 

Il tuo girovagare attorno a questo Cuore,

che mai ti chiederebbe conto del tuo agire,

non riesce a mascherare l’intimo timore

di non poter sapere come andrà a finire.

 

Percorri dunque il ponte, guarda all'altra sponda.

Non sia la sua campata il fine del tuo andare

ma ciò che sta al di là: l’Amore che circonda

un’anima che vuole solamente amare.

 

Capire… Non capire… non c’è via d’uscita!

A volte ciò che accade non possiede scopo.

C’è chi va ricercando il senso della vita

e c’è chi Ama “adesso” senza un prima o un dopo.

Jader



Possa...

Possa la Voce interna attraversare

il mare che separa queste vite,

che sono Una. E il vento bisbigliare

alle tue orecchie verità mai udite.

 

Possa lasciarti inerme e sbalordita

questo imprevisto cenno di saluto.

Per quanto sia o non sia cosa gradita,

sii certa che sarà di immenso aiuto.

 

Possa il tuo Sé fiaccar la resistenza

che la tua mente va opponendo al Vero.

Possa mostrarsi a te la vera essenza

nascosta tra le pieghe del pensiero.


Possa il Silenzio uccidere il rumore

del vuoto che fa lacrimar la mente

e possa il Fuoco, che ti avvolge il cuore,

fluidificare in te la Sua corrente.


Possano unirsi tutti gli elementi

e dare inizio ad una eterea danza.

Possano gli equilibri e i mutamenti

mettere fine ad ogni discordanza.


Possa tu, infine, scegliere il Cammino,

seppur dovrai pagarlo a caro prezzo.

l'Alfa e l'Omèga segnano il destino

che ti conduce sulla Via di Mezzo.

Jader



Sei...

Sei volo di gabbiano che non lascia traccia.

Sei scoglio contro il quale è dolce naufragare.

Sei vento di tempesta e timida bonaccia. 

Sei l’isola nell’isola, sei terra e mare.

Jader



I cinque elementi 

Volli varcare il mar ma niuna sponda
giunsero le mie mani a carezzare.
Sperduto come goccia in seno all'onda,
fu lieto il mio lasciarmi trasportare.

Volli sfidar l'immensità del cielo. 
Nell'aere mi solevo sollevare
ma allor che luce immensa squarciò il velo
compresi che era inutile volare.

Nel ventre della terra mi nascosi,
laddove il buio aiuta a meditare,
ma all'unica domanda cui risposi 
mi dissi: "Non c'è niente da cercare!"

E tra le fiamme ardenti mi gettai.
Bruciando i miei conati di passione.
“Amare sempre, innamorarsi mai”
alfine fu la sola conclusione.

Nell'etere mi volli consolare,
spingendo la mia psiche nell'astrale.
Ma giunto dove solo Dio può andare 
capii che non c'è il bene senza il male.

Allor che la ricerca fu finita,
senza aver dato pace al mio bisogno,
capii che tutto ciò che chiamo “vita”
è solo, inconcepibilmente, un sogno! 

Jader


Chi Sei, Tu?

Chi sei tu, per dire, che il sole si alza in cielo ogni mattino?
Chi sei tu, per dire, che dentro ad ogni uomo c'è il Divino?
Chi sei tu? Domandati se te lo sei mai chiesto.
Chi sei tu? Sei un uomo addormentato o un Uomo desto?

Ovunque ascolti l'Unica Parola, è là la Verità, la Vera Scuola!
Se vuoi riuscire appieno ad afferrarla, non l'ascoltare: DEVI PRONUNCIARLA!

Jader



Dedicato a Te

Fiore di giardino , luminoso volto,
mitica dea greca dell'arcobaleno.
Sguardo di rugiada finemente avvolto
dal bagliore arcano che le vibra in seno.

Sappi che la vita ti può dare tanto,
molto più di quanto ti potrai aspettare,
ma il Silenzio interno si trasforma in canto
solo se il tuo Cuore riuscirà a volare.

Sii la tua insegnante e non prestare orecchio
a chi può insinuare che non hai l'età.
Saggio non diventa solo chi è già vecchio:
 la Coscienza esiste nell'eternità!

Io non son nessuno e non so darti niente,  
nulla in più di quanto tu non abbia già.
Posso solo dirti di osservar la mente:
dietro a lei si cela l'unica Realtà.

Jader



Il Testamento

Senza tradire il minimo lamento,
rimango quieto e immobile a osservare
intorno a me il dolore e lo sgomento

di chi mi esorta ancora di lottare:
per quanto sappia che non c'è speranza,
non ha la forza di lasciarmi andare.

Ombre sfumate colgo nella stanza
immersa nel profumo dell'incenso,
mentre la falce, incontrastata, avanza.

Difficile riuscire a dare un senso
agli attimi finali di una vita
per chi è gravato da un dolore immenso;

per chi la Verità non ha intuita
e ancora teme la parola “fine”
pensando sia un'eterna dipartita.

Che dire loro? Che non c'è confine
che l'anima si appresti a valicare?
Che non c'è rosa che non abbia spine?

È questo il triste prezzo da pagare
per chi non ha trovato mai il coraggio
di scendere in Se Stesso, ad indagare.

Ricordo che eravamo appena a maggio
ma già l'estate si era rivelata
e la natura le rendeva omaggio.

La pelle già appariva colorata
e il clima caldo fino a tarda sera
mi accompagnava in qualche passeggiata.

Estate, autunno, inverno, primavera...
eppure un anno, dopo tre stagioni,
la quarta ci farà sua prigioniera!

Sapessimo di viver le emozioni
di un'ultima stagione che viviamo,
saremmo ancora schiavi di ambizioni?

Non c'è destino, fortunato o gramo:
la vita è un uccellino chiuso in gabbia,
la morte giunge grazie al suo richiamo!

Da molto tempo ho spento la mia rabbia
per tutto ciò che un dì dovrà finire,
come clessidra che non ha più sabbia.

Ma non mi è stato facile intuire
che questa vita è figlia di un inganno
che un giorno o l'altro ci farà morire.

Perdonali, non sanno cosa fanno
coloro i quali sono indaffarati
nel far progetti, anno dopo anno.

La vita li ha ghermiti, li ha plagiati.
Come un messaggio dentro la bottiglia,
nei loro corpi li ha identificati.

Non godono di tanta meraviglia:
nel Tutto è l'Uno e Tutto è nel Nuomeno.
Il mare è dentro o fuori la conchiglia?

“Di certe cose posso farne a meno!”
Rispondono, se citi l'Assoluto,
cambiando poi argomento in un baleno.

Un dì, la Verità giunse in mio aiuto.
Compresi: non c'è somma o divisione.
La vita è un fatto che non è avvenuto.

Sono Colui che osserva l'illusione
di un vivere creato dalla mente.
Della Coscienza, il Solo Testimone!

Vi prego, dunque, non facciate niente
di ciò che religione ha riservato
al corpo di quest'essere morente.

Che il mio vestito, questo che ho indossato
per tutti questi anni, carne ed ossa,
non venga esposto e subito cremato.

Che il mio ricordo suscitare possa
serenità, e non rabbia o tormento,
o pianti sopra il ciglio di una fossa.

Che cenere sia poi affidata al vento,
cullata, come un bimbo in altalena,
da un dolce, delicato movimento.

Ed a coloro che si danno pena
per questo “morto” che non è esistito,
vogliate fare presto luce piena

donando loro il Vero che ho intuito,
raccolto in queste innocue poesie:
è il solo scopo che abbia mai inseguito!

Jader