Imparare a meditare con la Meditazione Advaita: Istruzioni per l’uso ed avvertenze
La Meditazione
La meditazione è per chiunque e chiunque desideri acquisire informazioni
sulla meditazione e sui diversi modi di meditare ha oggi a disposizione una
letteratura pressoché infinita cui attingere. Sulla base dei benefici che si
desidera ottenere, è possibile ricercare dettagliate istruzioni su come
meditare e quali esercizi compiere per ridurre lo stress, per raggiungere il
benessere psicofisico, per equilibrare le energie interne…
Ormai esistono letterature corpose ed evidenze mediche e scientifiche sugli
effetti benefici della meditazione. La meditazione è ormai riconosciuta essere
un valido aiuto per curare molti disturbi fisici e psicologici, potendo
influenzare e riequilibrare lo stato di salute del praticante.
Meditare è per tutti. Non occorrono particolari requisiti fisici per
praticare la meditazione e tutti possono trarne un qualche beneficio come ad
esempio raggiungere un salutare stato di benessere, di pace interiore, di
equilibrio psicofisico.
Esistono innumerevoli tecniche per compiere esercizi di meditazione ed
oggigiorno anche per un principiante è possibile accedere a pratiche guidate di meditazione Trascendentale, meditazione Vipassana, meditazione
Zen, meditazione Taoista, meditazione Buddhista, meditazione Mantra,
meditazione Dinamica, meditazione Chakra, meditazione OM e molte altre ancora…
Cosa hanno in comune questi diversi tipi di meditazione? Sicuramente il corpo, il respiro, la concentrazione e la mente sono il denominatore comune per la maggior parte delle tecniche di meditazione oggi più comunemente praticate. Nelle pratiche, l’allievo viene invitato a rapportarsi con il proprio organismo fisico, rilassando in primis il proprio corpo, concentrandosi sul respiro, acquietando la mente dirigendone l’attenzione sui centri energetici quali i Chakras oppure conducendola in uno stato di non-mente, di sospensione del pensiero.
La meditazione, qualunque essa sia, si rivolge dunque all’uomo, necessita
della cooperazione dell’organismo psicosomatico umano ed a questo tende a
portare giovamento emozionale, fisico o mentale.
Meditazione è un termine tanto generico quanto abusato. Si medita per
qualunque motivo, con qualunque tecnica e per raggiungere qualunque obiettivo,
sia esso un benessere psicofisico, una riduzione del livello di stress accumulato
a causa di condotte di vita non proprio equilibrate o più semplicemente per
adeguarsi alla moda del momento. Nelle scuole moderne, meditare è inteso
principalmente come una “tecnica di rilassamento fisico e mentale” e nel tempo
il termine ha perso il suo più profondo significato, ovvero quello di
mantenerci in costante contatto con il Divino che è in noi.
Una doverosa premessa…
In queste pagine non troverai descritta nessuna tecnica di meditazione, dunque se stai cercando un insegnamento volto a tonificare la tua mente ed il tuo corpo sei assolutamente nel posto sbagliato! Non troverai neppure informazioni o pratiche che possano aiutarti ad “aprire i chackras”, né tantomeno riceverai indicazioni sul metodo più rapido per raggiungere “l’illuminazione”.
La meditazione che qui ti propongo, invitandoti a leggere tra le rime degli aforismi e delle poesie, è una meditazione che ti deve tenere impegnato non solo quella mezz’ora di tempo che i tuoi impegni quotidiani ti permettono di concedere a te stesso bensì 24 ore su 24, per tutta la vita che ancora ti rimane da vivere. Così come in ogni momento di veglia della tua giornata sei costantemente consapevole di esistere, senza necessità che qualcuno ti ricordi che stai esistendo, altrettanto devi imparare ad essere costantemente consapevole del tuo Essere, della tua reale natura, del motivo per cui esiste tutto ciò che vedi intorno a te e della vera realtà delle cose, così come sono e non così come tu oggi immagini che siano.
Per essere realmente in uno stato di meditazione, la mente non deve
interferire ed è per questo che in queste pagine non troverai elaborate
congetture tecnico-scientifiche né complicati sofismi pseudo spirituali. Troverai solo
poesia, quella poesia che non lascia trasparire la Verità, quella poesia che
non parla alla mente ma si rivolge direttamente alla Coscienza per
tramite dell’intuizione. La Verità non la si può conoscere, la si può solo
intuire direttamente e spontaneamente, senza sforzo e senza che la mente razionale sia in grado di
interpretarla, comprenderla, plasmarla, dandole il significato che ritiene più
confacente alla propria indole.
La poesia è una sintesi di parole, incanalata in un tortuoso percorso di rime obbligate, metrica, sinalefi ed accenti, che dribblano la mente umana impedendole di comprenderne appieno il significato. Quando la mente sconfitta si arrende, ecco che la profonda intuizione può muoversi liberamente. Non credere che il non riuscire a comprendere mentalmente il significato nascosto di un verso o di un aforisma non possa portarti alcun beneficio. Al contrario, qualunque cosa la mente percepisca senza riuscire a darle una interpretazione razionale è destinata a scendere immediatamente in profondità in quanto, non riuscendo la mente a percepirne il “pericolo”, permetterà all’informazione di trasferirsi a livelli inconsci sempre più profondi, laddove intuizione e Coscienza operano.
A chi si rivolge, dunque, questo blog?
Le meditazioni proposte in questo blog sono ispirate alla Scuola Advaita Vedanta ma non ti annoierò parlando di Advaita Vedanta. Se la tua mente è assetata solo di nozioni e vuole soddisfare la sua curiosità, troverà ovunque materiale in abbondanza. Sappi soltanto quanto basta sapere: “Advaita” significa “Non Due”. Non ti occorre sapere altro!
Queste meditazioni non necessitano di nessuna tecnica di respirazione, di nessun corpo fisico da rilassare, di nessuna mente da acquietare, di nessuna sfera emozionale da controllare in quanto non sono indirizzate né all’uomo, né al raggiungimento di alcun giovamento fisico e mentale.
Sia dunque ben chiaro che questo blog non è destinato a “te” in quanto le meditazioni qui proposte non sono destinate all’essere umano, inteso come organismo psicofisico: “te”, che stai leggendo; “te”, che puoi pure chiudere questa pagina ed andare a meditare altrove con qualche altra tecnica, non sei e non potrai mai essere il destinatario di questi insegnamenti, a meno che…
…A meno che “Tu” non sia disposto a rinunciare a quel “te stesso” che immagini essere, a quel concetto di “io” che ti accompagna fin dai primi anni di vita, allorquando hai iniziato a percepire te stesso come un’entità autonoma creandoti fin da piccolissimo un tuo concetto “io sono”, che nel tempo hai arricchito con gli innumerevoli condizionamenti, da te stesso creati o ricevuti da chi ti era vicino.
Prima di iniziare, ho solo un piccolo suggerimento da darti. Non cercare di interpretare con la mente le parole che leggerai ma lascia che scorra in te la musicalità delle rime e degli endecasillabi. Leggendo, "ascolta" queste poesie e questi aforismi così come ascolteresti della buona musica classica. Cogline l’armonia priva di significato apparente e lascia che tutto scenda dentro di te, oltre la barriera della mente egoica e dei suoi condizionamenti. In un momento futuro, forse e chissà quando, potresti sentire affiorare alla mente un pensiero, richiamato da chissà quale circostanza, che ti porterà ad esclamare: “Adesso ho capito!" Per domandarti subito dopo: “Chi è che ha capito?”.
Jader