Riflesso di me stessa ma identificata
in questo oggetto umano, in questo corpo-mente.
IO SONO la Coscienza, niente mi ha creata
poiché sono il Divino, sono la Sorgente.


Nan Yar?
Tat Tvam Asi!

"IO SONO CIO' PER CUI SO CHE IO SONO"

Meditare con la Poesia

Meditazione su vita e morte


La vita è una bellissima menzogna
la morte è un'aberrante falsità.
Comprendi che Tu Sei colui che sogna
ed il tuo sogno diverrà Realtà.

Impossibile da concepirsi per gli organismi corpo-mente ancora abbagliati dal proprio ego è la condizione proposta da questa meditazione, che mette vita e morte sullo stesso piano. Per la filosofia Advaita Vedanta non esiste la "vita" intesa come un soggetto individuale che esperisce il cambiamento di ciò che lo circonda attraverso i suoi sensi esterni, così come conseguentemente non esiste neppure la "morte", ovvero la fine di questo stato percettivo. Nella filosofia della Non Dualità l'unica realtà esistente (ma esistente al di fuori dello spazio-tempo) è il Noumeno, l'Assoluto. Tutto ciò che gli esseri viventi dotati di capacità senziente percepiscono, altro non è se non il sogno vivido del Divino, il Suo riflesso nella manifestazione nella quale è immanente. Gli esseri senzienti si considerano soggetti e tutto ciò che percepiscono al di fuori del loro corpo fisico viene considerato essere l'oggetto della loro percezione soggettiva. Laddove esiste solo l'Uno senza il due, è facile intuire che tutto il manifestato non può che essere contenuto all'interno dell'Unica Soggettività. Essendo il frutto del Sogno Divino, anche l'essere umano apparentemente separato dal Tutto deve imparare a percepirsi come Unità e deve comprendere che il mondo fenomenico manifesto, che soggettivamente appare così reale, altro non è se non il Sogno dell'Assoluto. Il "Risveglio" da questo sogno è ciò che viene definito "Illuminazione", laddove il soggetto percipiente e l'oggetto percepito diventano una cosa sola.