Riflesso di me stessa ma identificata
in questo oggetto umano, in questo corpo-mente.
IO SONO la Coscienza, niente mi ha creata
poiché sono il Divino, sono la Sorgente.


Nan Yar?
Tat Tvam Asi!

"IO SONO CIO' PER CUI SO CHE IO SONO"

Meditare con la Poesia

Meditare sul Divino scopo del Creato



Dalla dissoluzione delle forme,
da ogni nuovo essere che è nato,
potrai intuire (se il tuo Sé non dorme)
qual è il Divino Scopo del creato.

L'universo in manifestazione è caratterizzato da un continuo susseguirsi di creazione e dissoluzione. Dalle galassie ai pianeti, dalle montagne agli esseri umani, fino al più piccolo microorganismo, tutto è in continua trasformazione. La metamorfosi dell'energia che condensa in materia rende possibile e visibile il mondo fenomenico così come ci appare esistere. La manifestazione fenomenica duale necessita di dinamicità e questo continuo movimento permette la percezione di "ciò che pare accadere ed essere" nell'universo. Niente di ciò che è percepibile può essere eterno: vita e morte, creazione e dissoluzione si alternano inevitabilmente e danzano insieme per infondere la percezione che esistano forme separate e tangibili. Lo stesso impalpabile pensiero è soggetto ad analoga fluttuazione energetica che rende possibile la comparsa di sensazioni ed emozioni, anch'esse destinate a generarsi dal nulla e a dissolversi nel nulla. Il Saggio comprende intuitivamente che queste fluttuazioni energetiche trasdotte in materia ed emozione sono indispensabili al manifestarsi della creazione e non si cruccia né per ciò che compare, né per ciò che scompare. Niente nell'universo percepibile sembra poter rimanere statico ma in realtà il flusso creativo è il sostrato illusorio sul quale poggia tutta l'illusione della separatività percepita dalla mente umana. Intuire ciò significa dare alla vita ed agli eventi che in essa sembrano manifestarsi la stessa consistenza del sogno notturno che l'uomo sperimenta ogni notte. Per la conservazione del principio degli opposti interdipendenti, nel Nulla deve comparire il Tutto così come il Tutto è destinato a dissolversi nel Nulla. L'ego umano è desideroso che la trasformazione di cose ed eventi avvenga secondo i suoi egoistici desideri ed aspettative ma nulla è destinato a durare più di quell'attimo che occorre alla Sorgente per immaginare la propria manifestazione all'esterno di Se Stessa.