Riflesso di me stessa ma identificata
in questo oggetto umano, in questo corpo-mente.
IO SONO la Coscienza, niente mi ha creata
poiché sono il Divino, sono la Sorgente.


Nan Yar?
Tat Tvam Asi!

"IO SONO CIO' PER CUI SO CHE IO SONO"

Meditare con la Poesia

Meditazione sul coinvolgimento nelle relazioni umane


Spali sabbia per vivere, oppur vivi 
spalando per qualcuno l'altrui sabbia?
I tuoi pensieri sono recidivi:
continuerai a spalare solo rabbia!

Viviamo spalando sabbia. Cerchiamo costantemente di allontanare il più possibile da noi le circostanze che riteniamo essere dannose per il nostro equilibrio psicofisico. Aspiriamo alla serenità ma molto spesso questa ci viene negata a causa dei comportamenti altrui che alterano il nostro umore e la visione positiva che immaginiamo di avere del nostro presente e del futuro. In queste circostanze, ci troviamo metaforicamente a spalare non solo la nostra sabbia ma anche la sabbia che altri stanno riversando su di noi. Questo frenetico turbinio mentale, che ci impone di rimanere costantemente impegnati nel gestire le situazioni che da altri ci vengono create e gettate addosso, esaurisce le nostre energie e accentua la nostra identificazione nell'organismo corpo-mente che noi, come Coscienza, abitiamo. La vita esiste in quanto continua alternanza degli opposti correlati ed interdipendenti che, obbedendo  alla legge della dualità sulla quale si regge il mondo fenomenico esteriore, devono necessariamente manifestarsi entrambi fino al momento del loro reciproco annichilimento. Il destino, o trama già scritta della commedia mortale della nostra esistenza terrena, vuole che l'uomo affronti queste situazioni apparentemente spiacevoli sopportando e gestendo anche gli altrui soprusi ed angherie. Medita in questi termini su quanta sabbia ti venga gettata addosso e a quanto tu sia costantemente impegnato a spalarla via, con la forza della tua rabbia. Medita, dunque, su come sarebbe più semplice e costruttivo se invece di continuare a spalare sabbia altrui tu riuscissi a camminare su questa sabbia che, man mano che si accumula sotto ai tuoi piedi, ti eleverebbe sempre più in alto. Tutto è indispensabile e nulla è superfluo in questo Universo fenomenico, poiché tutto è il Tutto è in Lui non può esistere niente di non indispensabile per il compimento del Grande Disegno.