Riflesso di me stessa ma identificata
in questo oggetto umano, in questo corpo-mente.
IO SONO la Coscienza, niente mi ha creata
poiché sono il Divino, sono la Sorgente.


Nan Yar?
Tat Tvam Asi!

"IO SONO CIO' PER CUI SO CHE IO SONO"

Meditare con la Poesia

Meditazione sulla imprevedibilità del destino



Conoscere il destino è avere fretta.
È come un film che inizia dalla fine.
Il bello è non saper cosa ti aspetta:
saranno rose e fiori o solo spine?

L'organismo corpo-mente, comunemente chiamato uomo, non sopporta l'idea di dover attendere del tempo prima di poter constatare se gli avvenimenti della vita si stiano effettivamente svolgendo secondo i suoi programmi. Questo suo modo di agire nei confronti della vita non è né una qualità né un difetto: è sostanzialmente una necessità imposta dal sogno della manifestazione fenomenica che per il suo dispiegarsi in avvenimenti consequenziali ha bisogno di porre sul suo palcoscenico attori che recitino la loro parte con la ferma convinzione di essere loro i protagonisti assoluti della scena. Infatti, un protagonista svogliato o, peggio ancora, demotivato ed indifferente al copione che gli è dato di recitare, non sarebbe in grado di contribuire alla perfetta riuscita dell'Opera Divina, così come concepita dal Divino Autore. Ecco pertanto che diventa indispensabile quello stimolo egoico che coinvolga emotivamente l'attore, portandolo a recitare la sua parte con estrema enfasi. Il copione della vita è già stato scritto e l'opera è già stata recitata nell'infinita Potenzialità della Divina Sorgente ma l'uomo deve continuare la sua battaglia quotidiana affinché tutto si svolga come se non fosse mai accaduto, come se il film non fosse ancora stato scritto. Il Saggio sa che il film della sua vita è pura illusione e che la sua parte è già stata da lui stesso recitata, al di là dello spazio tempo che oggi sembra riproporgli al rallentatore, fotogramma dopo fotogramma, il film della sua vita. Anziché crucciarsi per la trama funesta che deve recitare o esaltarsi per la splendida parte che è chiamato a recitare, il Saggio è divertito dall'imprevedibilità che sembra circondarlo e pur non allontanandosi mai dal recitare la parte che gli è stata assegnata attende curioso di sapere cosa accadrà e come andrà a finire questo film già prodotto, già girato e già proiettato.