Riflesso di me stessa ma identificata
in questo oggetto umano, in questo corpo-mente.
IO SONO la Coscienza, niente mi ha creata
poiché sono il Divino, sono la Sorgente.


Nan Yar?
Tat Tvam Asi!

"IO SONO CIO' PER CUI SO CHE IO SONO"

Meditare con la Poesia

Meditazione sullo specchiarsi della Sorgente



Laddove il Nulla è in quiete, l'Assoluto
non ha necessità di immaginarsi.
Sognando l'uomo, quale Suo attributo,
il Tutto nel duale può specchiarsi.

Il tempo e lo spazio, che agli organismi corpo-mente appaiono come la realtà all'interno della quale si sviluppa il mondo fenomenico, sono soltanto due concetti, che la scienza stessa ha unificato in un unico concetto: lo spazio-tempo. La Mente umana è progettata e programmata per agire nello spazio-tempo e dunque le è impossibile concepire una realtà che non contempli questo concetto, indispensabile per percepire le forme nella loro tridimensionalità nello spazio e la sensazione (illusoria) del modificarsi degli eventi nel tempo. L'Assoluto è al di fuori dello spazio-tempo e di conseguenza "esiste" in uno stato di quiete impercepibile. Il concetto di "esistenza" dell'Assoluto è ben diverso da come noi lo percepiamo attraverso la mente, quindi non dobbiamo commettere il grossolano errore, dettato dai nostri condizionamenti, di immaginare che l'Assoluto sia qualcosa di interno alla manifestazione che percepiamo. Al contrario, è questa manifestazione fenomenica a quattro dimensioni che esiste all'interno della Sorgente. L'Assoluto non ha necessità di immaginare o percepire Se Stesso in quanto non ha consapevolezza né coscienza di Se Stesso. L'unico mezzo che possiede l'Assoluto per rendersi consapevole di Sé Stesso è l'immaginazione di Sé in un mondo fenomenico duale, dove, relativamente, non appare più essere il solo Soggetto senza oggetti bensì un soggetto al quale la dualità fenomenica permette di specchiarsi in infiniti oggetti (pseudo-soggetti) con apparente capacità volitiva e di raziocinio. Ecco che, senza alcun motivo, così come l'onda appare separata dal mare ma in realtà è anch'essa mare, anche gli organismi corpo-mente appaiono nell'illusorio gioco di Maya come entità reali ed a se stanti. In questa dualità artificiale, che esiste esclusivamente all'interno del Sogno della Mente Divina, la Sorgente identifica Se Stessa in ogni organismo senziente e non senziente. Nell'essere umano, l'Assoluto ha la possibilità di celare Se Stesso e di operare per tramite dell'intuizione affinché la Coscienza Soggettiva, identificatasi nell'uomo, comprenda che tutto il manifestarsi fenomenico non è altro che un Sogno Divino. Forte della sua innata capacità intuitiva, la Coscienza ritorna pertanto alla Sorgente che l'ha emanata, nel processo che viene definito Illuminazione o Risveglio.