Meditazione sul vagabondare attraverso l'esistenza

Nel buio del tuo ego stai vagando

come un viandante perso nella via.

Qualunque avvenimento andrai incontrando

tu afferma sempre e solo: "Così Sia!"

Per quanto possa apparire così sicuro di sé e determinato nelle sue azioni, in realtà l'organismo corpo-mente chiamato "uomo" vive brancolando nel buio più completo. Crede di essere colui che può gestire la propria esistenza ma la Divina Ipnosi lo rende cieco alla realtà delle cose, impedendogli di percepire che qualunque suo gesto non è determinato dal libero arbitrio che crede di possedere bensì è l'effetto che scaturisce da una causa: una reazione automatica dell'ego ai fatti che la vita gli propone davanti ogni momento. L'uomo vaga per le strade dell'esistenza foggiando desideri che cerca continuamente di realizzare, per raggiungere una condizione di status sociale e di gratificazione personale che ritiene essere indispensabile e unico scopo della sua vita. A causa della programmazione impartitagli dalla Sorgente, non può rendersi conto  del suo vano vagare in quanto il suo ego genera una continua spinta verso l'azione e lo segrega nella cella dell'identificazione con il corpo-mente e con il senso di individualità che lo fa apparire separato dagli altri esseri e dall'intero cosmo. Il Saggio conosce la trama di questo film già visto e già vissuto e pertanto si mantiene isolato, in disparte dalle vicissitudini quotidiane che sembrano aggredirlo ma che in realtà non sono altro che illusoria manifestazione fenomenica. Sa che nessuna sua azione arbitraria è realmente sua e che non esiste in realtà nessuno che compia l'azione, sebbene l'agire appaia avvenire. Rimane in tranquillità, in fiducioso affidamento nelle mani della Volontà Creatrice di questo illusorio sogno, consapevole che qualunque cosa sembrerà accadere sarà sempre e soltanto per volontà della Sorgente.