Le Assurdità di Essere - L’Aforista
L'Aforista
Non aveva mai avuto il
coraggio di avvicinarla per parlarle. Lui era così: affidava i suoi pensieri e
le sue emozioni alle rime delle sue poesie e dei suoi aforismi. Tuttavia sapeva
molte cose su di lei: che si chiamava Sonia, che frequentava il secondo anno di
matematica e che era da poco uscita con le ossa rotte da una situazione sentimentale
molto travagliata.
Un’amica in comune gli
aveva rivelato che ultimamente Sonia era molto depressa, al punto di aver
dovuto far ricorso ai medicinali e alle cure di uno psicologo. Lui avrebbe
voluto aiutarla e forse poter condividere con lei momenti di felicità ma non sapeva
come vincere la diffidenza di Sonia, acuita a seguito delle sue disavventure. A
lui appariva bellissima. Anche se aveva molti corteggiatori, la corazza
depressiva che si era suo malgrado cucita addosso le impediva di aprirsi agli
altri senza il timore di veder nuovamente rinnovato quel dolore che la
precedente relazione gli aveva lasciato dentro.
Ma lui provava per lei
un amore vero, sincero. Come avrebbe potuto dimostrarlo, se non facendo ricorso
alla sua dote migliore, la poesia, velata da un pizzico di enigmistica?
Non gli ci volle più di
una notte per mettere in fila uno dietro l’altro quei trentacinque aforismi che
aveva composto per lei. Un po’ per tirarle su il morale; un po’ per farle
capire che la vita è un qualcosa di magico che non riuscirai mai a comprendere
se dentro di te non possiedi almeno un pizzico di quella stessa magia; un po’ per
dichiararle il suo amore senza invadenza, così, in punta di piedi.
Non voleva che Sonia
sapesse chi le aveva fatto recapitare quella lettera color rosa cipria. Non
voleva svelare la sua identità a meno che non fosse Sonia stessa a volerlo
cercare a tutti i costi. E così fece.
Quella mattina Sonia
trovò nella buca delle lettere quella busta rosa cipria. “Per Sonia” era stato
stampato in caratteri rossi. Nessun francobollo, nessun indirizzo. Era una
lettera recapitata a mano. Incuriosita, Sonia la portò in casa, sedette sul
divano e iniziò a leggerla...