Le Assurdità di Essere - Il Sabato
Il Sabato
Chiuse dietro di sé la porta di casa
gettando le chiavi sul mobiletto dell’ingresso.
«Finalmente è venerdì.», pensò Martina a
voce alta, felice di avere davanti a sé due giornate di stacco dal lavoro.
Stasera sono troppo stanca per uscire ma
domani voglio trascorrere tutta la giornata in giro per negozi, prima di andare
alla conferenza.
Gioia, la sua amica, non tardò a
telefonargli.
«Pronto Martina, sei già a casa? A che ora
ci vediamo domani?»
«Ciao, sono appena rientrata. A che ora è
la conferenza?»
«Alle ventuno. Passo a prenderti io o ci
troviamo là?»
«No, passa pure te verso le venti e trenta,
vedrò di farmi trovare pronta!»
«Va bene, a domani. Buon sabato!»
«Grazie, anche a te. A domani.»
Gioia era appassionata di esoterismo e,
chissà come, era riuscita a convincere Martina ad assistere alla conferenza
della sera successiva. Sarebbero andate ad ascoltare un esperto del settore che
aveva organizzato un tour di conferenze in giro per l’Italia.
Mah! Pensò Martina, speriamo di non
annoiarmi troppo. Certo che avrei preferito trascorrere il sabato sera in un
modo diverso ma Gioia ha insistito tanto che non potevo dirle di no!
L’indomani, Martina mise in atto il suo
programma: shopping sfrenato tra i negozi stracolmi di strenne natalizie luccicanti
e pranzo rigorosamente con panino al volo. Quando rientrò a casa verso sera,
era distrutta dalla stanchezza ma felice di aver trascorso un pomeriggio così, come
aveva desiderato.
Ora una doccina, si disse, cena veloce e
poi con Gioia ad ascoltare cosa avrà da dirci quel santone! Spero di non
addormentarmi per la stanchezza!
Il campanello suonò alle venti e trenta in
punto.
«Sono pronta, scendo.», disse Martina al
citofono, senza neppure chiedere chi è.
Gioia aveva sempre il terrore di arrivare
tardi. Quando era in auto con lei, Martina rimaneva per tutto il tragitto impietrita,
con la mano attaccata alla cintura di sicurezza e maledicendo la guida
spericolata dell’amica.
«Puoi andare un po’ più piano, Gioia? Ho
tutta la cena che mi balla nello stomaco! Tanto siamo in perfetto orario.»
Martina non fece a tempo a finire la frase
che urlò terrorizzata:
«Attenta!»
Gioia frenò istintivamente ma non vedendo
alcun pericolo si voltò verso l’amica.
«Ma cosa ti è preso? Mi hai fatto paura!»
«Accidenti, Gioia, ma non hai visto che
stavi quasi per investire quell’uomo?»
«Uomo? Quale uomo? Io non ho visto nessuno!»
«Ma come… non hai visto quell’uomo con il
piumino rosso che è sceso all’improvviso dal marciapiede? Ti ci vuole un paio
di occhiali allora!»
«Ti giuro che non ho visto nessuno!
Comunque dai, stai tranquilla, non è successo niente. Siamo quasi arrivate!»...