Riflesso di me stessa ma identificata
in questo oggetto umano, in questo corpo-mente.
IO SONO la Coscienza, niente mi ha creata
poiché sono il Divino, sono la Sorgente.


Nan Yar?
Tat Tvam Asi!

"IO SONO CIO' PER CUI SO CHE IO SONO"

Meditare con la Poesia

Le Assurdità di Essere - Il Narratore



 



“Le Assurdità di Essere” è una raccolta di racconti la cui pubblicazione è prevista nel corso del 2022. 

Il Narratore

 

«Buongiorno, in cosa posso esserle utile?»

«Boh! Non saprei!»

«Mi scusi ma… è lei che è entrato nel mio negozio. Le serve qualcosa?»

«No, direi di no.»

«Allora cosa è entrato a fare?»

«Non lo so! Sono piombato qui! Non ricordo nulla!»

«Come fa a non ricordare nulla?»

«Mah! È come se fossi comparso nel preciso istante in cui ho varcato la porta del suo negozio!»

«E prima? Dove era prima di entrare qui? Sarà venuto a piedi, oppure in auto. Ricorda dove ha parcheggiato l’auto?»

«Non ricordo niente. Tutto è iniziato quando lei mi ha dato il buongiorno.»

«Ah! Ho capito. Lei non ha il narratore.»

«Cosa significa che non ho il narratore? È una cosa grave?»

«Provo a spiegarglielo… Ha presente quando uno scrittore scrive un racconto?»

«E cosa c’entra lo scrittore con me?»

«Aspetti! Abbia pazienza! Quando uno scrittore scrive un racconto, ha diversi modi di farlo. Può scriverlo in prima persona, ovvero è il protagonista del racconto, in questo caso lei, che narra cosa sta accadendo a lei stesso. Oppure può scriverlo in terza persona, ovvero il narratore è una figura esterna al racconto che narra a un ipotetico lettore cosa sta accadendo nella storia, mi sta seguendo?»

«No, sono un tantino confuso!»

«Va bene, proverò a farle un esempio: nel suo caso, il narratore potrebbe aver scritto che lei, signor? Come si chiama?»

«Boh!»

«Ah, comprendo! Non avendo un narratore lei non ha potuto ricevere neppure un nome! Come le piacerebbe chiamarsi?»

«Mah, faccia lei!»

«Mario le va bene? O vuole un nome diverso?»

«Per me è indifferente, va bene Mario, se piace a lei!»

«Allora, Mario, il narratore in terza persona avrebbe potuto scrivere, per esempio: “era una mattina piovosa di inverno, Mario aveva lasciato la sua auto parcheggiata lontano, pur di non pagare il parcheggio sulle strisce blu, e si era incamminato a piedi per le vie del centro per recarsi al negozio di ottica. Aveva necessità di un paio di occhiali nuovi e voleva farsi misurare la vista…” Può andare bene così? Le piace?»

«Se piace a lei! Ma lei invece ce l’ha il suo narratore?»...