Riflesso di me stessa ma identificata
in questo oggetto umano, in questo corpo-mente.
IO SONO la Coscienza, niente mi ha creata
poiché sono il Divino, sono la Sorgente.


Nan Yar?
Tat Tvam Asi!

"IO SONO CIO' PER CUI SO CHE IO SONO"

Meditare con la Poesia

Le Assurdità di Essere - Il Condizionatore



 



“Le Assurdità di Essere” è una raccolta di racconti la cui pubblicazione è prevista nel corso del 2022. 

Il Condizionatore

 

«(din-dòn) Il treno Frecciarossa 9668 di Trenitalia delle diciannove e cinquanta, proveniente da Napoli Centrale e diretto a Milano Centrale, è in partenza dal binario dieci. Ferma a Bologna Centrale.»

 

«Aspetti! aspetti! Sto arrivando!»

 

Trafelato per la corsa, arrivò al binario dieci proprio mentre il capotreno stava dando il segnale di partenza. Salì al volo sull’ultima carrozza pochi istanti prima che le porte automatiche si chiudessero alle sue spalle. Rimase un paio di minuti fermo nel vestibolo respirando affannosamente, poi si diresse verso la sua carrozza tenendo in una mano la valigetta e nell’altra la prenotazione.

Carrozza sei, posto 9A: ancora tre carrozze da attraversare prima di arrivare alla mia.

 

Era domenica sera, il treno semideserto. Dieci minuti dopo la partenza del treno sarebbe iniziata la finale dei campionati del mondo di calcio, con la Nazionale impegnata a tentare di conquistare il suo quinto titolo. Chi poteva evitare la partenza lo aveva sicuramente fatto, per potersi gustare la partita in un luogo più tranquillo di un treno.

 

«Mi scusi ma… il 9A sarebbe il mio posto… lato finestrino. Questa è la carrozza sei, giusto?»

«Ah si, le chiedo scusa! Io ho il posto 8A, ma mi sono seduto qui difronte per via della direzione di marcia. Sa, viaggiare all’indietro mi dà un po’ fastidio! Ma se non le dispiace, beninteso, altrimenti mi sposto subito!»

«No, no, rimanga pure seduto dov’è. A me non dà nessun fastidio dare le spalle al senso di marcia! Poi, con tutti questi posti liberi ci sarebbe solo l’imbarazzo della scelta!»

«La ringrazio, lei è gentilissimo. Diretto a Milano anche lei?»

«Si.»

«Per lavoro, immagino…»

«No, ormai è da tempo che ho smesso di lavorare. Sono pensionato.»

«Ah, beato lei! E perché si è messo in viaggio proprio stasera, invece di guardare la partita?»

«Quale partita?»

«La finale del campionato del mondo! Gioca la nostra Nazionale. Non mi dica che non lo sapeva!»

«Ma va? Si, avevo sentito qualcosa… ma a me il calcio non interessa!»

«Ah, ma anche chi non è interessato al calcio non può perdersi una finale della coppa del mondo! È un’occasione unica che capita una volta ogni chissà quanti anni! Uno spettacolo coinvolgente, che procura fortissime emozioni!»...