Riflesso di me stessa ma identificata
in questo oggetto umano, in questo corpo-mente.
IO SONO la Coscienza, niente mi ha creata
poiché sono il Divino, sono la Sorgente.


Nan Yar?
Tat Tvam Asi!

"IO SONO CIO' PER CUI SO CHE IO SONO"

Meditare con la Poesia

Le Assurdità di Essere - Il Cambio di Mezzanotte



 



“Le Assurdità di Essere” è una raccolta di racconti la cui pubblicazione è prevista nel corso del 2022. 

Il Cambio di Mezzanotte

 

Claudio, infermiere. Dopo quasi dodici ore di lavoro ininterrotto raggiunse ormai privo di forze lo spogliatoio per sottoporsi alla complessa opera di svestizione, disinfezione e sterilizzazione. Uscito dal reparto di terapia intensiva dell’ospedale dove assisteva i malati Covid costretti all’intubazione per tentare di sopravvivere, salì in auto e si abbandonò sul sedile. L’eccesso di adrenalina che lo aveva spinto a dare il massimo per tutta la giornata, aiutandolo a superare stress, ansie e preoccupazioni, si stava adesso manifestando con indolenzimenti muscolari e mal di testa. Attese ancora qualche minuto prima di mettere in moto e avviarsi sulla strada di casa. Senza neppure cenare si mise immediatamente a letto. Non riusciva a essere felice che l’indomani avrebbe potuto godersi il suo giorno di riposo.

La mente stanca si abbandonò quasi subito a un sonno irrequieto e di lì a poco fu avvolta da un fiotto impetuoso di immagini oniriche. Sogni agitati, figli della stessa agitazione sopportata al lavoro per lunghissime ore, lo condussero in luoghi estranei e fantastici. Luoghi asettici, dai quali nessuna emozione poteva trasparire.

Il sogno di Claudio si perse in un ampio vuoto. Un cielo bianco candido che sembrava essere tutto ciò che poteva esistere, nel quale roteavano caoticamente geometrie quadrate, simili a scacchiere raffiguranti le tassellazioni periodiche dei dipinti di Escher. Giochi di luce e ombra in bianco e nero. Pieni intercalati da vuoti abissali. Sagome stilizzate perfettamente incastonate l’una nell’altra che si replicavano all’infinito. Sopra ogni scacchiera volteggiavano decine di pedine trasparenti, quasi invisibili. Non appena una pedina assumeva una qualsiasi tonalità di colore precipitava giù, sulla scacchiera. Le pedine colorate si avvicinavano l’una all’altra, si fondevano, si sovrapponevano, si scontravano, si respingevano come soggette a invisibili forze attrattive o repulsive. Pedine scomparivano improvvisamente nel nulla. Pedine comparivano dal nulla su altre scacchiere. Le stesse scacchiere si fondevano in raffigurazioni geometriche più grandi e complesse o si scindevano in altre, più piccole. La visione onirica durò solo il tempo di un sogno e subito svanì, lasciando Claudio avvolto in un sonno profondo e privo di sogni. 

Era quasi mezzanotte quando il tono di notifica del cellulare giunse a indicare che era arrivato un messaggio. Claudio dormiva talmente profondamente da udirlo appena ma l’idea inconscia che lo stessero cercando dal reparto per qualche emergenza lo fece sobbalzare sul letto. Consultò il cellullare. Un mittente anonimo gli aveva inviato uno stravagante messaggio: “Chi sei oggi? Conosci Gertrude?”...