Riflesso di me stessa ma identificata
in questo oggetto umano, in questo corpo-mente.
IO SONO la Coscienza, niente mi ha creata
poiché sono il Divino, sono la Sorgente.


Nan Yar?
Tat Tvam Asi!

"IO SONO CIO' PER CUI SO CHE IO SONO"

Meditare con la Poesia

Le Assurdità di Essere - I Sosia



 



“Le Assurdità di Essere” è una raccolta di racconti la cui pubblicazione è prevista nel corso del 2022. 

I Sosia

 

Valentina era una ragazza giovane e spigliata. Forte dei suoi vent’anni amava la vita e come tutte le sue coetanee aspirava a conquistarsi il suo posto nella società. Studiava Giurisprudenza. Era perfettamente in pari con gli esami, se non addirittura qualcosina più avanti, ma il suo impegno negli studi non le impediva di coltivare interessi personali e di frequentare assiduamente amiche e amici.

Anche quella sera di inverno era proprio con la sua migliore amica che Vale, così la chiamavano tutti, doveva incontrarsi per il rituale apericena del venerdì; un’occasione per prepararsi al weekend stando in compagnia, bevendo e ascoltando buona musica.

La pioggia batteva forte sul parabrezza dell’auto. Valentina si imbucò nel primo parcheggio libero che riuscì a trovare a qualche centinaia di metri dal centro storico e scese dall’auto, sollevandosi sulla testa il cappuccio del piumino.

Fu il tempo di fare solo pochi passi per attraversare la strada che un’auto le piombò addosso facendola rotolare per terra.

«Si è fatta male?», domandò il conducente scendendo trafelato dall’auto.

«Dobbiamo chiamare l’ambulanza?», gli fece eco un passante che aveva assistito alla scena.

«Non l’ho vista!», tentò di giustificarsi l’investitore. «Mi è sbucata davanti all’improvviso! E poi, con questa pioggia non si vede niente!»

Valentina provò a rialzarsi da sola ma ci riuscì solo grazie all’aiuto dei due uomini. Nel frattempo intorno all’auto si era radunato un capannello di persone.

«Mi sembra di stare bene…», disse, «sono un po’ acciaccata ma tutto sommato poteva andarmi peggio.»

Valentina raccolse la borsetta che era stata scaraventata lontano e rivolgendosi all’uomo gli chiese la gentilezza di accompagnarla a casa...