Riflesso di me stessa ma identificata
in questo oggetto umano, in questo corpo-mente.
IO SONO la Coscienza, niente mi ha creata
poiché sono il Divino, sono la Sorgente.


Nan Yar?
Tat Tvam Asi!

"IO SONO CIO' PER CUI SO CHE IO SONO"

Meditare con la Poesia

Le Assurdità di Essere - Diego il ladro



 



“Le Assurdità di Essere” è una raccolta di racconti la cui pubblicazione è prevista nel corso del 2022. 

Diego il Ladro

 

Entrò nell’appartamento in punta di piedi, silenzioso come un gatto. Pamela stava dormendo profondamente. In pochi secondi trovò ciò che stava cercando: lo prese. Poi, per depistare le indagini, mise a soqquadro l’intera abitazione, svuotando cassetti, aprendo armadi, staccando quadri dai muri, rovesciando tutte le vettovaglie della cucina. Infine fuggì via.

L’indomani mattina, svegliandosi, Pamela vide intorno a sé tutta quella confusione e chiamò immediatamente la polizia. Non riusciva a capire né cosa le fosse stato rubato né tantomeno come i ladri fossero riusciti a creare tutto quel disordine senza che lei si svegliasse.

Le indagini sul furto furono affidate all’ispettore Brancòla, veterano del mestiere che già annoverava al suo attivo numerosi casi felicemente risolti.

«Mi dica, signora Pamela, ha già fatto un inventario dei suoi averi? Le manca qualcosa?»

«No ispettore, sembra che non manchi nulla! I gioielli sono ancora lì, nel portagioie sul comò. Anche i pochi contanti che tenevo in casa sono ancora nel mio borsellino, nella tasca del cappotto, insieme alla patente e gli altri documenti. Le carte di credito ci sono, non riesco a capire cosa stessero cercando.»

«Sicuramente non i suoi beni preziosi, visto che ha detto che non le manca niente. Lei teneva in casa documenti di una certa rilevanza? Che so, azioni, investimenti, polizze…»

«No, niente di tutto ciò. Avevo solo un libretto di risparmio, ma anche quello è al suo posto.»

«Non si è accorta di nulla stanotte?»

«Stavo dormendo, non ho sentito alcun rumore.»

«Forse è stata narcotizzata nel sonno! Maresciallo…»

«Dica ispettore.»

«Come procede la rilevazione delle impronte?»

«Purtroppo fino a ora non ne abbiamo trovate neppure una, probabilmente indossavano i guanti.»

«Segni di effrazione? Hanno forzato qualche porta?»

«No, nessun segno di scasso!»

«Va bene, continuate a cercare. Signora Pamela, il maresciallo ultimerà i rilievi. Lei controlli attentamente se le è stato rubato qualcosa, anche qualcosa di insignificante, e poi ci vediamo da me in commissariato nel primo pomeriggio per formalizzare la denuncia. Lei come si sente? Sta bene?»...