Riflesso di me stessa ma identificata
in questo oggetto umano, in questo corpo-mente.
IO SONO la Coscienza, niente mi ha creata
poiché sono il Divino, sono la Sorgente.


Nan Yar?
Tat Tvam Asi!

"IO SONO CIO' PER CUI SO CHE IO SONO"

Meditare con la Poesia

Meditazione sull’impossibilità della mente di comprendere il Reale



Nessuno vede, ma il vedere appare.
Nessuna azione viene mai compiuta.
Nessuno ode, ma c'è l'ascoltare.
Capir non puoi: la mente non ti aiuta!

Chiudendo gli occhi, sul nostro schermo mentale appaiono costantemente delle immagini ed anche nello stato di veglia, come in sogno, è possibile per l’essere umano immaginarsi scene di vita che sono frutto del ricordo o della propria fantasia. È d’uso corrente il modo di dire “farsi un film” per significare quando si viene trascinati via dai turbinii mentali, immaginando fantomatiche supposizioni. Nella nostra mente vediamo il susseguirsi delle immagini create dal pensiero ma in realtà, sebbene il vedere accada, non c’è nessuno che vede, se non la nostra mente, e nessuno che sta agendo, se non i personaggi della nostra immaginazione ai quali mentalmente stiamo facendo fare ciò che in quel momento desideriamo che facciano.  Questa metafora è facilmente comprensibile dall’essere umano in quanto è un’immaginazione che può sperimentare in qualunque momento. Molto più complessa da comprendere è invece la nostra condizione rispetto all’Assoluto. In realtà si tratta dello stesso identico principio di immaginazione mentale ma la nostra mente umana non è programmata per concepire l’uomo come il frutto del pensiero divino: una cosa è immaginare, una cosa ben diversa è sapersi immaginati! L’organismo corpo-mente è stato dotato di un ego al quale a sua volta è stato programmato il convincimento di avere libero arbitrio e capacità volitiva. Riprendendo la metafora espressa precedentemente, anche al personaggio che desideriamo immaginarci possiamo fare compiere scelte ed azioni, sebbene queste scelte e queste azioni non sia lui a compierle. Siamo noi che gliele facciamo compiere, attraverso la nostra immaginazione mentale. Anche il nostro personaggio può possedere dunque un ego ed una personalità, foggiata sulla base del carattere che nel nostro pensiero vogliamo che abbia. Potremmo dunque affermare che, a tutti gli effetti, colui che immaginiamo è una marionetta illusoria nelle nostre mani! Ecco, il Risveglio non è altro che comprendere, non tanto intellettualmente ma con profonda intuizione spontanea, che nessuno di noi realmente esiste, che nessuno di noi in realtà è mai nato, né mai potrà morire, perché siamo semplici figure immaginate e gestite all’interno della Mente Divina Universale, così come affermava il Buddha: ” "Gli avvenimenti accadono, le azioni vengono compiute, ma non esiste un'entità individuale che agisce".