Riflesso di me stessa ma identificata
in questo oggetto umano, in questo corpo-mente.
IO SONO la Coscienza, niente mi ha creata
poiché sono il Divino, sono la Sorgente.


Nan Yar?
Tat Tvam Asi!

"IO SONO CIO' PER CUI SO CHE IO SONO"

Meditare con la Poesia

Meditazione sulla dissoluzione nel Divino



Quando colui che vede si è dissolto
nel tutto, nel Divino o chicchessia,
non c'è più niente che vien dato o tolto
né più nessuno a dire "Così Sia!"

La ricerca dell’Illuminazione sembra essere l’unico obiettivo che accompagna per l’intero suo cammino il ricercatore spirituale. Contrariamente a quanto si possa immaginare, chi si pone alla ricerca del Risveglio non è l’Essenza dell’uomo bensì il più modesto e illusorio ego che, come è sua natura, immagina di ottenere da questo raggiungimento importanti gratificazioni soggettive. L’Advaita Vedanta ci ricorda tuttavia che l’ego non è da considerarsi un nemico del Risveglio bensì uno strumento indispensabile affinché si compia il processo della manifestazione fenomenica nel duale. Senza l’ego, infatti, non esisterebbe la personalità che contraddistingue ogni singolo organismo corpo-mente. Senza l’ego non potrebbe avvenire l’interscambio di sensazioni emotive tra gli esseri senzienti e non potrebbe accadere alcun evento connesso alla ricerca del soddisfacimento del desiderio umano, che è la forza che spinge l’uomo all’azione e allo sviluppo dei rapporti interpersonali. Sebbene l’essere umano non abbia alcuna capacità di volizione, il grande Gioco di Maya lo illude di poter essere in grado di gestire autonomamente il proprio destino compiendo le sue scelte e questa convinzione porta all’azione e all’evolversi degli accadimenti nella manifestazione. La falsa idea che l’uomo possa evolvere spiritualmente fino a raggiungere uno “stato” di Illuminazione è insita nella programmazione che è stata impartita alla mente umana dalla Sorgente. Il culto della personalità e l’esaltazione dell’individualità sono i meccanismi attraverso i quali la Sorgente può nascondersi a sé stessa, identificandosi come Coscienza Universale in tutte le forme presenti nello spazio-tempo, sia inanimate che senzienti. Tutto ciò che appare esistere nel nostro universo a quattro dimensioni non è altro che lo scenario immaginario all’interno del quale si svolge il sogno divino dell’Assoluto e gli esseri senzienti detti uomini sono semplici pedine illusorie che sembrano muoversi sulla scacchiera della vita. Nella Realtà Assoluta, non esistono né scacchiera né pedine ma il gioco delle parti vuole che la Sorgente sogni di dimenticarsi della sua natura divina e, identificandosi nella manifestazione fenomenica, si ponga alla inconsapevole ricerca di sé. La dissoluzione del singolo nel Tutto non rende l’uomo consapevole di aver raggiunto il “Risveglio”. L’uomo, così come da sempre si è immaginato esistere nelle vesti di singolo individuo separato dal resto dell’universo, scompare in quanto “esce” dal sogno dell’illusione e la Coscienza Personale che in lui si era identificata ritorna all’unione con la Sorgente dal quale sogno era stata emanata. L’uomo Risvegliato dunque non esiste e non potrà mai esistere, così come un personaggio del sogno umano notturno scompare al momento di ogni nostro quotidiano risveglio. Nell’Illuminazione l’ego si dissolve, la personalità svanisce e tutto ciò che in precedenza era l’uomo si trasforma nella Sorgente che testimonia se stessa all’interno del mondo fenomenico duale nella quale è sempre stata immanente.